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Recensioni tardive

In genere riviste e quotidiani, ma anche siti web, pubblicano recensioni sulle novità letterarie. Libri che in questo momento trovi in libreria o puoi comprare online. Viene da chiedersi se siano sempre l’effetto spontaneo di una lettura più o meno interessante, oppure abbiano un’altra origine meno trasparente: non per niente su un certo settimanale si trovano quasi solo libri di alcune case editrici, mentre altre non vengono mai prese in considerazione. Le recensioni, inoltre, sono spesso positive, e anche questo fatto insospettisce le persone naturalmente sospettose. Diverso è il caso delle presentazioni televisive, per esempio nel salotto di Fabio Fazio, nelle quali per forza il conduttore deve parlare bene del libro anche perché l’autore è in genere presente.

In questa nostra rubrica vogliamo ribaltare il sistema. Parliamo di libri letti, ma non necessariamente recenti. Perché non spezzare una lancia a favore (o contro) I promessi sposi, per esempio? Perché non raccontare le proprie emozioni dovute alla lettura di un bel saggio di qualche anno fa? Tanto ormai, lo sappiamo bene, i libri non stanno più solo in libreria o nelle biblioteche comunali: Internet è un deposito infinito di libri nuovi, vecchi, prime edizioni, tascabili, ebook eccetera. Se le nostre riflessioni invoglieranno qualcuno alla lettura delle poesie di Marinetti, non avrà alcuna difficoltà a procurarsele. Evviva.

Noi nel nostro piccolo facciamo ciò che possiamo per leggere e proporre letture. Rivolgiamo un invito a chi vuole fare altrettanto, scrivendo e proponendoci un titolo, in positivo o in negativo, recente o passato. Non ha alcuna importanza. Per esempio, dire finalmente al mondo intero che Il ritratto di Dorian Gray è un libraccio illeggibile, noioso e infarcito di morale vittoriana, inspiegabilmente sopravvalutato dai contemporanei e ancora più inspiegabilmente sopravvissuto per oltre cento anni. Potrebbe essere liberatorio, oltre che fantozziano.

Possiamo spingerci anche oltre, arrivando a criticare i critici e i recensori. Per esempio recentemente un articolo apparso sull’Espresso a proposito del romanzo L’anomalia di Hervé Le Tellier (ed. it. La Nave di Teseo 2021) faceva capire che si trattasse di un racconto fantascientifico intriso di matematica e fisica quantistica. Una ghiottoneria per gli appassionati! Evidentemente però l’autore dell’articolo (Wlodek Goldkorn) si è limitato a intervistare l’autore senza neppure aprire il libro, altrimenti si sarebbe accorto che si trattava di ben altro, un intreccio psicanalitico sul mito del “doppio”: cosa fai se un giorno per caso incontri il doppio esatto di te stesso? Insomma tutta un’altra storia, magari interessante per altri lettori. E, dobbiamo dire, con una bella copertina che dovrebbe servire a capire il contenuto.

Ecco. L’invito è stato lanciato. Scriveteci, all’unico indirizzo email zero37@zero37.org

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