Una notte freddissima, Nasreddin Hodja finì di cenare e andò al pozzo per attingere l’acqua per il bagno. Era una notte senza nuvole e le stelle brillavano luminose. Si incamminò lungo il sentiero sotto i cipressi. Il bestiame dormiva e l’Hodja era contento. Si affacciò al pozzo e vide la luna riflessa nell’acqua. Questo lo preoccupò molto. “Cosa ci fa la luna nel mio pozzo?”, si chiese, sporgendosi in avanti sulle pietre fredde. Se la luna non fosse stata in cielo, ci sarebbe stata l’oscurità per tutta la notte. I pastori non avrebbero potuto vedere le loro greggi e i viaggiatori avrebbero perso la strada. “È caduta nel mio pozzo”, disse.
L’Hodja si alzò e si grattò la testa. Poi rientrò in casa e tornò con una pala. Cercò di usare la pala per sollevare la luna dall’acqua, ma non funzionò. La pala veniva su con l’acqua, ma non con la luna. Tornò dentro e prese un cesto. Si chinò il più possibile sulla pietra e immerse il cesto nell’acqua, ma non riuscì a tirare su la luna.
Infine, entrò in casa e tornò con una corda e un gancio. “Questo funzionerà”, disse.
Srotolò la corda nell’acqua e fece oscillare il gancio avanti e indietro, cercando di fissarlo alla luna. Il gancio si impigliò in una fessura tra le rocce. L’Hodja tirò più forte che poté, ma la luna era molto pesante. Si fermò per riprendere fiato, poi tirò ancora più forte. La corda si spezzò ed egli inciampò, cadendo a terra sulla schiena. Alzando gli occhi al cielo, Nasreddin Hodja vide la luna. “O lode e gloria, ho sofferto molto, ma la luna è tornata al suo posto”.
Origine: Turchia, Nasreddin Hodja è una famosa figura di burlone turco, più spesso indicato come “l’Hodja”.
La leggenda della luna nel pozzo viene declinata in tante varianti. In questa breve storiella turca ci sono tutti gli ingredienti su cui fare qualche considerazione. Intanto, la funzione della luna: illuminare la notte. Se la luna non fosse stata in cielo, ci sarebbe stata l’oscurità per tutta la notte. I pastori non avrebbero potuto vedere le loro greggi e i viaggiatori avrebbero perso la strada. Oggi non ci si pensa, ma per gran parte della storia dell’umanità la luna è stata l’unica fonte di luce notturna. L’uomo è un piccolo mammifero: ha bisogno di potersi spostare anche di notte per poter svolgere tanti compiti fondamentali per la sopravvivenza, tra cui la caccia, la pesca e la pastorizia.
L’altro elemento è il pozzo. Un altro ancora è il freddo. Il nostro amico Hodja vede la luna in fondo al suo pozzo in una notte freddissima. Come mai non l’ha vista in una notte caldissima? Era sicuramente una notte di plenilunio, altrimenti la scena della luna nel pozzo sarebbe stata meno suggestiva. La risposta potrebbero darcela i nostri antenati, i cosiddetti “uomini delle caverne” che la sapevano lunga su queste cose, oppure oggi solo qualche astronomo esperto in planetologia. Solo in certe notti invernali di certi anni la luna piena si trova tanto in alto da poter essere riflessa dentro un pozzo verticale. Mai in estate. L’inverno 2024/2025 sarà un periodo favorevole. Lo sapevate? Non crediamo: questi avvenimenti passano ormai inosservati, anche se avrebbero diritto forse di essere ricordati almeno nelle scuole.
Ci sono molti monumenti che risalgono al Neolitico o all’Età del Bronzo, quindi parecchie migliaia di anni fa, che ci fanno capire che la gente di allora ci sapeva fare con la luna, e riusciva a utilizzarla al meglio. Non solo come oggetto romantico da contemplare nelle notti d’estate in riva al mare. Questi nostri antenati avevano imparato a seguire e a prevedere i movimenti lunari, tanto da poter costruire dei veri e propri calendari di pietra. In Sardegna c’è un insediamento nuragico che si chiama Pozzo di Santa Cristina (vedi foto in cima a questa pagina). Risale a circa 1000 anni prima di Cristo. Si tratta, secondo gli archeoastronomi, di un vero e proprio osservatorio astronomico. Delle scale scendono fino in fondo al pozzo, dove il sole si infila solo negli equinozi. Dunque un marcatore per le stagioni.
Ma c’è di più. Sulla verticale del pozzo c’è un piccolo foro, nel quale la luna piena si infila solo una o due volte ogni 18,6 anni. Capiterà il 13 dicembre 2024 e il 15 gennaio 2025, poi nuovamente nel 2043. Ciò è dovuto all’inclinazione tra le orbite della luna e della terra, e ad altre questioni di meccanica celeste. Il risultato è che la luna “danza” intorno al sole andando su e giù come una bimba che salta con la fune. A volte è più in alto, a volte è più in basso. Anche se non siete nelle vicinanze di un pozzo, provate quest’anno a farci caso. Osservate la luna nei pleniluni, nella stagione calda e poi in autunno e in inverno. Vedrete che d’estate la luna culmina in basso, creando i bei riflessi sul mare e entrando dalle finestre aperte, e in seguito sempre più in alto, fin quasi alla verticale se abitate in zone non troppo a nord, illuminando perfettamente la buia notte invernale. Queste cose i nostri antichi le sapevano bene e le prevedevano, in modo da farsi trovare pronti per la caccia dei salmoni e altre attività che si potevano svolgere solo nelle notti invernali ben illuminate.
Tutto ciò, e mille altre cose fantastiche sul nostro satellite si possono leggere nel libro Our Moon: How Earth’s Celestial Companion Transformed the Planet, Guided Evolution, and Made Us Who We Are, di Rebecca Boyle, una giornalista americana esperta in divulgazione scientifica ad alto livello. Il libro è stato pubblicato all’inizio di quest’anno, e non crediamo che esistano ancora delle traduzioni in italiano. Si può trovare sia in cartaceo, sia in ebook.
Concludiamo con un grafico che abbiamo preparato noi, un po’ tecnico solo per gli iniziati: si tratta della declinazione δ della luna durante il 2024, con evidenziati i punti in cui sarà piena. Per sapere a che altezza culminerà nella vostra città dovete conoscere la latitudine φ e fare la semplice operazione: 90-φ+δ. Per esempio alla latitudine del pozzo di santa Cristina (40°), il plenilunio del 15 dicembre (con declinazione di circa 28°) culminerà a 90-40+28=78°, insomma poco meno di 80°. il 21 luglio, ossia nel periodo più basso, la luna piena non supererà i 90-40-26=24° sull’orizzonte. Per sapere tutto su lune alte e lune basse e sulle stasi lunari maggiori e minori vi consigliamo di visitare la pagina curata da Judith S. Young dell’Università del Massachussets: Moon Teaching
Zer037, maggio 2024
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