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Nei tempi antichi era facile che un villaggio ricevesse la visita di un venditore di rimedi miracolosi, sotto forma di boccette contenenti quintessenze sapientemente ricavate da erbe e altri ingredienti segreti. Lunga vita, chiome fluenti, guarigione da qualunque malattia, amore. L’imbonitore sapeva come fare a convincere il pubblico dei curiosi, e in genere riusciva a rifilare i suoi intrugli a qualcuno. In genere si trattava di persone disperate, che vedevano nel guaritore un’ultima possibilità per risolvere un grave problema che le affliggeva o le minacciava. La sofferenza indebolisce e abbassa la soglia critica, insomma rende facilmente creduloni. Tuttora è così, e tuttora ci sono in giro gli imbonitori che ti vendono acqua più o meno pulita millantando proprietà terapeutiche mirabolanti. Negli ultimi decenni, prima la televisione (vedi il caso di Wanna Marchi) e poi la rete internet, hanno creato l’ambiente ideale da “villaggio globale” per dare fiato e ampliare il mercato di imbonitori, ciarlatani e truffatori.

La tecnologia e il progresso scientifico non sono serviti ad attenuare il fenomeno, anzi, i produttori di intrugli e marchingegni miracolosi hanno sempre attinto dal linguaggio delle scienze per ammantare i loro ritrovati di proprietà misteriose: un esempio per tutti è il famoso pendolino dei radioestesisti, nato guarda caso proprio nel momento di diffusione della radiofonia, ossia negli anni ’30 del secolo scorso. Il magico pendolino fa uso delle radioonde e di altre energie telluriche per risolvere misteri, trovare oggetti o persone scomparse, falde d’acqua o metalli preziosi. Indica anche le cause di malattie e sofferenze. Il tutto senza bisogno di essere dei rabdomanti : chiunque può adoperarlo con successo: basta acquistarlo per posta e leggere con cura l’apposito libretto di istruzioni. Tuttora esiste e si vende, anche se la moda salottiera di allora è tramontata. Un’altra parola con la stessa radice della radio è la Radionica, un’altra pseudoscienza che pretende di diagnosticare e curare a distanza, sempre mediante l’analisi di speciali frequenze emesse da oggetti appartenuti al soggetto sotto esame, sia che si tratti di persone, o animali o piante. Naturalmente, tutte queste discipline, scoperte da personaggi “geniali”, a detta dei sostenitori sono state osteggiate dalla “scienza ufficiale” e non hanno ottenuto il successo mondiale che avrebbero meritato.

Poi c’è il capitolo del magnetismo, un’altra parola usata sia in concreto, sia in astratto, per indicare una qualche forma di energia in grado di agire contro un male o a favore di un miglioramento fisico. Tuttora si trovano in vendita strane piastre in grado di migliorare la mobilità di mani deformate dall’artrosi o bracciali dagli effetti più svariati, basati su magneti al Neodimio e sfere al Germanio. Sono tutti oggetti inventati a fine ‘800, che comunque resistono proprio grazie alla descrizione nebulosa di proprietà fisiche, composizione e modi di interazione con l’organismo umano. Fanno bene? Certo, per chi li ha acquistati e ci crede.

Ma entriamo ora nel campo delle medicine vere e proprie, o dei rimedi come vengono chiamati dai cultori. In genere sono pillole o boccette di liquidi. Esempi noti a tutti sono i Fiori di Bach, che fanno parte in qualche modo della grande famiglia dei rimedi omeopatici. Sono pratiche farmaceutiche piuttosto controverse, che suscitano da oltre due secoli polemiche nelle quali non entriamo. Rimandiamo per queste ai siti e ai libri dedicati alle teorie parascientifiche o pseudoscientifiche. Tutti noi conosciamo qualcuno che trae giovamento dai rimedi omeopatici, e addirittura li utilizza per risolvere problemi comportamentali dei propri animali domestici, come l’aggressività e l’ansia da abbandono. Lo stesso Tiziano Terzani, nel suo libro Un altro giro di giostra, parlando delle infinite culture e credenze mediche e sciamaniche che incontra in un lungo viaggio, mostra una certa riverenza nei confronti dell’omeopatia, una disciplina che si discosta, a suo avviso, dalle altre pratiche in quanto offre rimedi assolutamente innocui, del tutto privi di effetti collaterali, ed è somministrata spesso da persone che si occupano principalmente dell’individuo e non della sua malattia. Lasciamo a ognuno la propria sensibilità riguardo a queste teorie, così come ci guardiamo bene dall’entrare nelle pratiche ancora più “spirituali”, come la pranoterapia e il reiki. Ciò di cui ci preme parlare qui, è la tendenza attuale di sfruttare queste antiche discipline per delle vere e proprie truffe. Molte di queste si basano sulla cosiddetta “memoria dell’acqua”.

L’acqua si presta bene per creare finti rimedi, essendo la fonte primaria indiscussa della vita. Sgorga incontaminata dalle sorgenti rupestri, ed è piena di vitalità che perde via via che viene imbrigliata, conservata, potabilizzata, imbottigliata. Ecco che qualcuno salta fuori con rimedi “scientifici” che ridanno all’acqua contenuta in una bottiglia le proprietà dell’acqua di sorgente. Questo lo si ottiene con delle piastre magnetiche, sulle quali va lasciata riposare per alcune ore. Leggete procedure ed effetti se avete la curiosità di saperne di più. Con una semplice ricerca in rete troverete una valanga di questi prodigi, inventati come sempre da singoli dottori specializzati in varie discipline, e per questo affidabili. Se poi volete conoscere i principi fisici che stanno alla base, sarebbe bene sapere innanzitutto che l’acqua è una sostanza diamagnetica, e come tale non suscettibile di magnetizzazione. Anche qui, una visita su google può essere istruttiva.

Ma c’è di più, molto di più delle piastre-placebo che rendono l’acqua più leggera e salutare. Ci sono dei rimedi ottenuti “magnetizzando” l’acqua con modelli matematici che rappresentano l'”idea di una data sostanza o di uno stato d’animo”. Voi avete capito? Noi no! Si tratta dell’invenzione di un certo dottor Giorgini: i rimedi archeopatici. Riportiamo la sua descrizione: “L’Archeopatico® è una bibita analcoolica che trasporta, memorizzata nell’acqua, l’idea o di una determinata sostanza o di uno stato d’animo…etc, attraverso l’applicazione radionica del suo modello geometrico. L’Archeopatico® non va confuso con l’Omeopatico che  viene preparato attraverso successive diluzioni (e succussioni) di una sostanza.” È più chiaro adesso? Bene. Allora potete andare sul sito del dottore a scegliere tra numerose boccette che servono a qualunque cosa: basta nebulizzarne il contenuto in bocca alcune volte al giorno per provare aggressività, curare l’agorafobia o accrescere l’altruismo, tanto per restare sulla lettera “A” e sugli stati d’animo. C’è una boccetta di acqua pura per qualsiasi cosa. Basta sfogliare l’elenco. Ogni preparato ha la sua scheda che recita: “Contenuto:
glicerina vegetale bidistillata, acqua pura magnetizzata con l’archetipo (modello matematico) indicato.

La cosa finirebbe qui: si tratta di uno svitato che vende il solito placebo ai soliti gonzi. Ma purtroppo da poco abbiamo saputo di una rete di medici di varie specializzazioni, che tra le altre cose consigliano – non prescrivono – ai loro pazienti il ricorso anche a queste boccette. Probabilmente sono in buona fede, confortati dal fatto che una spruzzatina d’acqua fresca non ha mai fatto male a nessuno, anche se non hanno alcuna idea di come possa funzionare un preparato che si chiama rabbia. L’unico problema sarà per il paziente, che dovrà spendere oltre 10 euro più spese postali per vederselo recapitare a casa. Non sembra infatti che sia rimborsabile.

(Zer037, ottobre 2023)

P.S. Parleremo dell’acqua in un prossimo articolo: ne vedrete delle belle, promesso!

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